Il progetto per la costruzione della settima Partecipanza nello stato del Maranhão, in Brasile, è nato nel 2001 da un’intuizione del Senatore Bersani, fondatore dall’associazione Pace Adesso Onlus. Perché proprio a Candido Mendes? Da una parte, per la presenza in questa cittadina di un parroco italiano (Don Dante Barbante) molto amato e conosciuto a Medicina (dove fu parroco prima di trasferirsi in Brasile), dall’altra, per essere, il Maranhão, una delle realtà più arretrate e povere del gigantesco stato brasiliano. Poche opportunità lavorative, scarsi investimenti pubblici, isolamento e arretratezza: in questo quadro economico e sociale così precario, la maggior parte della popolazione si ritrova a vivere sotto il livello di povertà, con sacche di miseria paragonabili a quelle dell’Africa Equatoriale e spesso è costretta ad emigrare.
Col sostegno delle Partecipanze e di alcune cooperative emiliane (Lacme, Tre Spighe, Cometa), del Comune di Medicina, della Banca di Credito Cooperativo e dalla COOP Reno, Pace Adesso si è impegnata nella realizzazione di un progetto agricolo che mirasse al radicamento delle famiglie nella realtà rurale, evitando le migrazioni nelle tristemente note favelas. Analizzando le forme tradizionali di accesso alla terra, la proprietà comune mutuata dalle popolazioni pre-colombiane e dai discendenti degli schiavi neri che compongono la maggioranza della popolazione della zona, si è ritenuto di poter applicare anche a Candido Mendes la millenaria esperienza delle Partecipanze emiliane, con qualche piccolo adattamento. Gli interventi sono stati realizzati nella Boa Esperança, un terreno di proprietà dell’Associazione che raccoglie i beneficiari (Associação dos Trabalhadores Rurais de Cândido Mendes “A Fonte de Água Viva”).
Dopo i primi anni di vita della settima Partecipanza di Candido Mendes, che hanno visto impegnata l’associazione Pace Adesso nel fornire al gruppo dei beneficiari tutti i mezzi per avviare la produzione agricola nella fazenda Boa Esperança, negli ultimi tre anni sono stati realizzati una serie di investimenti in piantagioni e allevamenti. Seguendo un progetto redatto di comune accordo coi soci della “A Fonte de Água Viva”, sono stati impiantati 3 ettari di bananeto, sono stati resi produttivo più di 50 ha non coltivati da molti anni, sono state edificate cinque abitazioni da assegnare alle famiglie dei soci, è stato realizzato un centro per la trasformazione del tubero della manioca ed è stato avviata una piccola produzione di miele d’api: ogni anno un centinaio di litri di miele escono dalla Boa Esperança e riforniscono il mercato interno di Candido Mendes. Il settore produttivo che più di tutti gli altri sta animando i soci della Partecipanza di Candido Mendes, è l’allevamento bovino: grazie ai ristorni della COOP Reno, tra il 2008 ed il 2009 sono stati acquistati 17 capi bovini (15 vacche e due tori). Il bestiame rappresenta, infatti, oltre che il simbolo di un certo “status” sociale, un ottimo investimento nel futuro: le 15 vacche nel prossimo anno partoriranno, permettendo di incrementare notevolmente il capitale investito e di fornire latte ai numerosissimi figli delle famiglie dei soci. Proprio in questi giorni i soci sono impegnati nella recinzione di una zona della Boa Esperança, per rendere disponibile un’area di pascolo piantata lo scorso anno: con palizzate, filo spinato, picconi e maceti, in una settimana sono stati realizzati più di mille metri di recinzione.
Tra la fine del 2009 ed i primi mesi del 2010, i soci saranno impegnati in un altro grande progetto: la meccanizzazione dei primi 10 ha di terra. La realtà agricola della regione è molto arretrata e raramente si va oltre l’agricoltura di sussistenza: si è ancora legati alla tradizione indigena del “taglia e brucia”, che prevede il disboscamento, lo sfruttamento di tutta la fertilità di un terreno e l’abbandono per spostarsi in un’altra zona. Questo, oltre ad essere ecologicamente insostenibile, è anche produttivamente limitato. L’esperimento che stiamo cercando di realizzare è invece una produzione “sostenibile”, che preservi la fertilità del terreno tramite la correzione dell’acidità del suolo, la concimazione e l’apporto di sostanza organica al terreno. Il tutto realizzato con l’ausilio del trattore di proprietà della “A Fonte de Água Viva”, donato dalle Partecipanze emiliane nel 2003. Verranno piantati riso, mais e manioca.
Candido Mendes, 27/09/09
Fabio Olmastroni
Agronomo Tropicalista
Volontario di Pace Adesso